In custa lughe

In custa lughe
si ruet ala profunda
est sa frisca foza
de sos ojos tuos
in custu riu
si pigat umbra
de tristura
est s'abba
de sos ojos tuos
in cust'abba 'e lughe
s'abbérit una nue
de risu:
sos ojos tuos

Che ascia di canna

Lu córi è un ratu
sèccu chi si tronca
un cric chi caggi
in un póggiu d'èba
L'ipigni lu gòng
di lu sangu
i' l'óru
di lu ripiru
Una luzi sigrèta
s'acciara
"Sei tu
anima méa?
In un'ascia di canna
s'imbischa la mimória e allébia
bòzi d'èba
la firidda?"
Edda più lébia
d'un suipìru:
"Althru sònu no intèndi
lu ratu chi pèrdhi li fógli
nè intèndi la rastha
di la mórthi chi abbrazza"
Un lume sicretu

Proite sa lughe

Deo non isco proite sa lughe
torrat a nos chircare
cumponet sos colores
contat matas e arvures
bettat galu coronas in sas fozas

Versione :

Questa cosa sottile

Questa cosa sottile
che cresce
alle radici
del respiro
che ti fruga ogni vena
e risale
il calvario
degli anni
che fa l'inventario
delle rughe
e conta
le efelidi
della tua pelle
che ti prende il respiro
la voce
le unghie
lo sporco delle unghie
che indossa la tua pelle
con noncuranza
che ti dice
spòstati...

Versione :

Senza che il respiro se ne accorga

Così insensibilmente ci si perde senza che il respiro se ne accorga
si rimane legati le mani vanno alla ricerca di sogni
gabbiani spauriti all'alba muovono le ali
stanchi arrivano alla fine della notte non resta che il sale
del lungo orizzonte che ristagna prosciuga i segni dell'ombra
tenerezza di piume ricopre la morte degli uccelli

Versione :

Se

Se qualche frammento
di me
da lontane origini
se qualche filamento
un fiocco
di nuvola
se lo sguardo rappreso
un sogno
di lumaca
che brilla sull'erba
se l'ultima cellula
memore
non vinta
se un'ombra lieve
di foglia che vibra
e non cade
viaggerò di luce in luce
come un acrobata
che innanzi a sè lancia
la corda su cui cammina

Versione :

Notte d'amore

Da lontane paludi il vento
tenero d'erba a sciogliere
l'acredine dei corpi
si ritira il grido
delle foglie
dagli stipiti della notte
risale la carne
spossata
con lenta marea
all'inganno dell'alba
Versione :

Parola che trema

È ancora voglia di vivere
o un lontano morire
che ravviva la traccia
di un'antica caccia
questa parola che trema
ai cancelli del sangue?
era umido ardore
pietra aguzza erba fiore
ora è cupo furore
parola atroce gettata
al naufrago che si perde
e il grido antico rinverde
il corpo madido slaccia
gli occhi la bocca le braccia
i baci gli sguardi le carezze
i silenzi scoscesi le ebrezze
poi scende e depone le vene
balugina affonda desquama
sillaba a sillaba: t'a- mo...
rispunta l'antica pena...

Versione :

Crisalide

nell'utero estremo
delle tue labbra marine
un tonfo slabbra
l'olio materno
di voce in voce risale
ha stupore di morte
la crisalide alata
dalle cornamuse del sogno

Versione :

Custodivo paesaggi

Sfuggito alla febbre dell'infanzia correvo sulle mie acque
Custodivo paesaggi. venivano uccelli. Fiori purpurei...
Ma già esalano voci nel tardo respiro del mattino
Coralli aguzzi incidono la pelle del giorno.
Il cielo schiude le sue ali. Cadono passeri e foglie.
Venne l'acqua. Tracimava i suoi volti smemorati
stringendo al petto slavato due pallidi crisantemi,
Non voglio fiori, dicevi. Non volevi la pena
della bellezza che piega i suoi calici alla rugiada notturna,
Hai gettato su di me la polvere dei tuoi occhi

Pages