Versione :
Uriginale

Silenzio prima delle bombe

Poesie au pied de l’Etna

Una sirena. Il fuggi fuggi.
Dopo un gran silenzio, come una lastra tombale
sopra una torta di compleanno.
Riavvolgo parole per trovare quella mano
che portò via le candele della festa,
il malinteso che ti procurò la febbre.
Pesi trentadue chili e tua madre
sbuccia chicchi d'uva per te, ad uno ad uno.

"Spiegami storie di guerra, madre".
Una sirena, il fuggi fuggi.

Piove un silenzio intorno alla sera,
come se l'aria sudasse mentre spulcia
le léndini del ricordo fra i capelli
dei morti.

Versione :
Uriginale

Anne Sexton. In memoriam

Poesie tradotte dal catalano da Giovanni Miraglia

Morire è facile se nella cesta vedi
tutte le cose facili che ci domandano
e non sappiamo come fare.
Morire è un'idea gradevole se la felicità
che han cucinato per te
stilla da un imbuto a cui non puoi sfuggire,
o la luna di marzo è soffice besciamella,
o la cipolla bruciata s'è infiltrata
come un'aroma d'Auschwitz
attraverso dei forellini, molto vicini,
come una comunità di proprietari.
Morire è una cosa pertinente
quando contando sappiamo che due più due fa uno
e che con questo non si può comprare

Versione :
Uriginale

Felicità

Poesie tradotte dal catalano da Giovanni Miraglia

Non so quel che tu vuoi, da me.
L'istante felice? Questo gelo di tatto millimetrico che sigilla
quella pozza fra le pietre? Pensavi che era un occhio, e ti vedeva?
Al suo fianco le tue ansie sono arance di plastica.
Tu hai già saputo che la bellezza facile è una cosa triste, come tutte
le scuse, come la destrezza nel celare i detti
che fanno male.
Guardami: ancora sto lavando nell'acquaio la tortilla di patate,
ed indagando che cammino di nodi seguiron le formiche,

Versione :
Uriginale

Neil Armstrong

Poesie tradotte dal catalano da Giovanni Miraglia

A lie will get you a long way, but won't take you home.
(Anonymous)

Una menzogna può portarti lontano; non potrà, però, condurti a casa.

(Anonimo)

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Uriginale

Orografia aerea

Poesie tradotte dal catalano da Giovanni Miraglia

In aria ci sono montagne ed altipiani
con i loro versanti, falde, piedi,
fenditure.
Le nubi li risalgono e li cingono. Non
raggiungono le vette e, per ciò, mai noi
vedendo le cime dei gas, pensiamo
che non abbiano picco.
Qualcosa di simile accade per quel che
riguarda l'anima. Molta poca gente
sa ben osservare la sua geografia;
ne sconosce i passi e le grotte.
Si arrischiano a volare sull'anima
come se fosse una pianura
sferica. A nulla serve avvertire che
la cosa è complessa a chi semplice
la desidera.

MIRAGLIA Giovanni

Anna Aguilar Amat

Anna Aguilar Amat

AGUILAR AMAT Anna

è una delle poetesse di lingua catalana più intense ed apprezzate al giorno d'oggi. Saggista e cattedratica (insegna terminologia e linguistica computazionale presso l'Università Autonoma di Barcellona) ha cominciato la sua attività poetica scrivendo poesie in castigliano.

Versione :
Uriginale

Allora quando l’amore non è strumentale

Allora quando l’amore non è strumentale
nascono mondi meravigliosi, si scompongono stelle.
Vibrano i colori in suoni d’immortalità
e in forme d’ogni specie, contenitore dell’universo
è l’amore
allora quando non è strumentale.

O Dio dove ti sei nascosto?
Ti dispiace forse?

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Uriginale

Delirium

Spezzato,
              incupito,
                           avvelenato,
resisto, spargo luce,
miele scorre dalle mie sorgenti.
Spezzato nel punto più debole,
il restare da soli
che non danneggia nessuno,
ma per me è la fine
dai dolori
che colano dolcezza
di sangue pigiato
in solitudine.

Oh, è geniale questa condizione, mentre capisco che ho perduto tutto, sento l’infinita felicità, dell’avere in mano
Il mio essere,
quello,
che non ha potuto donarmi
né lode, né corona.

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Uriginale

Ecco, ancora un poco

Ecco, ancora un poco, le febbri canteranno in me.
Si udiranno esili lamenti, tremendamenti sotili,
all’altezza del cervello, dall’imboccatura del cuore…
È l’ora della frattura.
Allontanatevi da me!
Non guardatemi.
Sono tremendamente bello.
Accecatevi…

Con le lacrime nude, dove la luce trema,
splende e cade
nel crepaccio del petto,
piange il mio volto
con occhi che guardano all’nterno.

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