Innu

Hè lampatu quellu voceru
Di tondu à li me sensi
Mi cusgite le primure
Mi mucidisce la mente
Mi lighjite libri arcani
Chì ciambottanu lamenti
Chì ellu pianti lu voceru

Hè lampatu u caracolu
Di tondu à lu me capu
È mi ne fate lu chjerchju
Di tantu sangue landanu
Duve li spavechji vechji
Vanu à ciambuttà l'umanu
À l’eternu
Chì ellu pianti lu caracolu

Amandulu fiuritu

Amandulu fiuritu
inzicculatu à cotru
sì sbucciatu d'un colpu
in una notte
cum'è una fucilata

Surgente saltarina
cristallu di fiscola
sì zirlata d'un colpu
in una notte
cum'è una fucilata

Arietta veraninca
fola d’anime sole
sì picciata d'un colpu
in una notte
cum'è una fucilata

Amore zitellescu
fattu à coppiu è nescu
amandulu spugliatu
arietta secca
cum'è una fucilata

Versione :
Uriginale

Il signore del mare

Un custode del museo monta la guardia al Signore del Mare,
ma dove potrebbe egli andare nel mondo?
Chi vorrebbe ora aprire la sua porta agli dei?
Fare una foto costa dollari 10 – VIETATO USARE IL FLASH
click click.
Il viaggio d’Ulisse è senza sale o gusto,
annoiato lui sta bevendo whisky nella sua cabina,
in pochi minuti la nave guadagnerà la sua isola.
Adesso non ci sarà più bisogno di leggende,
pugna, scontri, eroiche gesta,
click
un viaggio piacevole, signori!
Correndo, lanciando il disco

Versione :
Uriginale

Il Mustafa di Marika

La vetrata floreale del capanno del giardiniere,
non parlatemene, ve ne prego!
Li vidi tra le corolle dei fiori,
oh, si, li vidi, attraverso la floreale vetrata.

Mustafa esce fuori dal bagno nudo, gocciolante
si dà una stiracchiata, si dondola, ritto
di fronte a Marika  -
Mustafa dev’essere un tantinello pazzo
anche sua moglie quietamente comincia a spogliarsi !

Versione :
Uriginale

La casa morta

Bianco spazio privo dell'orologio del nonno
Tavolo di noce dimentico del tempo
Impronte digitali deterse dalla polvere
Chiavi smarrite da tempo
Cassetta postale bloccata dalla ruggine
Una vecchia che s'addormenta all'improvviso (in un bicchiere i suoi denti)

Versione :
Uriginale

Tempo di guerra

Avevo l’abitudine di parlarmi dentro perché nessuno potesse ascoltarmi,
e tutti sospettavano scaltrezza in quel mio silenzio!
Il turco era pericoloso, non doveva esser parlato,
ed il greco assolutamente proibito…
I miei vecchi, che volevano salvarmi, stavano aspettando,
ognuno di loro col dito sul grilletto di una mitraglietta.
E comunque, ciascuno d’essi era volontario soldato.
L’inglese restava in posizione mediana,
un esile tagliacarte per tagliare le pagine dei libri di scuola,
una lingua da parlare in certi momenti

Mehmet Yashin

Mehmet Yashin

YASHIN Mehmet

(Nicosia, Cipro, 1958), vive tra Nicosia, Instanbul e Londra. Nel 1985 il suo primo volume di poesia ha vinto il premio dell’Accademia Turca per la poesia. I suoi testi sono hanno avuto una larga diffusione sia a Cipro che in Turchia. Ha studiato scienze politiche, storia e letteratura nelle Università di Ankara, Istanbul, Atene, Birmingham e del Middlesex.

Versione :
Uriginale

Saldi

Poesie tradotte dal catalano da Giovanni Miraglia

Lentamente son tornata a denudarmi davanti
quell'altro specchio dello spogliatoio,
le proporzioni perdute. Ho visto che alcune tue
tenere parole erano rimaste impigliate
all’orlo del mio reggiseno. Ed alcuni piccoli
sciatori sono scivolati a zig-zag facendo
un baccano d’orzata lungo le mie spalle: erano
i tuoi scherzi. E in quanto a ciò sono difficile ed
un paio di lazzi ancora sono rimbalzati sopra lo sgabello
con un rumore d’attaccapanni. Uno sull’altro i
tre vestiti discreti che con indolenza ho provato nel

Versione :
Uriginale

Icaro

Poesie tradotte dal catalano da Giovanni Miraglia

Il padre ti insegnò a far le ali.
Per questo e perché fuggisti dal labirinto
le accettasti come una buona cosa.
Era bella, la terra dall'alto, con la ginestra fiorita.
Al tuo fianco le nuvole, sfilacciate come la lana di un gomitolo
con cui hanno giocato i gatti degli angeli.
Ed una fonte cantava: si vedeva la sua voce
quando il sole del meriggio le accarezzava l'acqua,
ed il fatto di non udirla, misura e leggerezza del piacere di volare.
Potesti qui riconoscere il quieto orgoglio dell'aquila ed il tuo,

Versione :
Uriginale

Fortune

Poesie tradotte dal catalano da Giovanni Miraglia

Dice che l'amore è come un bicchiere:
si rompe se lo riempi troppo o
troppo poco.
Ronny Someck Pezzo di vetro

Pages