Bonanova 3

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Bonanova 2

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Bonanova 1

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Versione :
Uriginale

Canto di felicita'

Traduzioni di Sarah Kaminski

Noi sulla torta in posa
come le statuine, sposo e sposa.
E se il coltello s’insinuerà
ci impegneremo
a rimanere nella stessa fetta.

Versione :
Uriginale

Grano

Traduzioni di Sarah Kaminski

Un campo di grano fluttua
sul capo della mia donna
e su quello della mia bimba.
Quanto appare banale descrivere così
il biondo,
eppure, là cresce
il pane
della mia vita.

Versione :
Uriginale

Rosalia

Traduzioni di Sarah Kaminski

(L'na bambina imbalsamata delle catacombe di Palermo)

Sulle sue labbra mormorano le ultime parole della nenia che amava
Un nastro giallo le acconcia i capelli
E le ciocche cadenti non hanno ancora dissolto l'impronta del bacio.
quando le ha sfiorato la fronte la bocca di Dio.
Nel 1920. a due anni.
La vita si fermo'. Imbalsamata in lei.
Qualcuno chiese: alla fine del Tempo
Ci sara ancora, forse, un quarto d'ora?

Versione :
Uriginale

Latte di Leoni

Traduzioni di Sarah Kaminski

Mio nonno è nato nei paesi dell’Anice
e sulle etichette del liquore c’erano leoni dalla criniera pettinata
in posa d’agnello.
“Questo è il re degli animali”; il dito gli tremava
e nei suoi baffi sottili il vento disegnava
meridiani e paralleli della giungla da me sognata.
Fortunatamente persi la strada,
altrimenti Jack Daniels avrebbe potuto essere mio padre
E Gin avrebbe cullato il tonic nella mia gola.

Così, nelle bottiglie vuote che volevo gettare in mare
Deposi, in sua memoria, un bigliettino
brillo d’amore.

Versione :
Uriginale

Il rosso catalogo della parola tramonto

traduzioni di Sarah Kaminski

Un poeta francese vede il sole rosseggiare
e spreme dagli acini delle nuvole il colore del vino.
Un poeta inglese intravede un giglio,
l’ebreo il sangue.
Oh mio paese, terra che affonda labbra cannibali nel candido collo
del tramonto,
pagaie di paura sono cucite alle mie braccia
e io, nell’arca della mia vita, remo come Noè
verso Ararat.

Versione :
Uriginale

Gelsomino lirica su carta vetrata

Traduzioni di Sarah Kaminski

Fairuz solleva le labbra
al cielo
perché piovano gelsomini
su chi una volta si incontrò,
ignaro di essere nell’amore.
La ascolto nella Fiat di Muhammad
in pieno giorno nel bel mezzo di via Ibn Gabirol.
Una libanese canta nell’automobile italiana
di un poeta arabo di Baq’ah al Garbya’a
in una via dedicata
a un filosofo ebreo vissuto in Spagna.
E il gelsomino?
Se cadrà dai cieli della fine dei tempi
per un attimo
sarà
il verde
del semaforo
al prossimo incrocio.

Versione :
Uriginale

Alla domanda : quando ebbe inizio la tua pace?

Traduzioni di Sarah Kaminski

Sulla parete del bar, vicino alla baraccopoli,
la baldanzosa chioma al vento di David Ben Gurion
e accanto, in cornice simile, il volto chantilly di Um
Kulthum.
Era il ‘55 o il ’56 quando mi dissi:
un uomo e una donna
così vicini,
in bellavista,
sono indubbiamente
una coppia.

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