Delirium
Spezzato,
incupito,
avvelenato,
resisto, spargo luce,
miele scorre dalle mie sorgenti.
Spezzato nel punto più debole,
il restare da soli
che non danneggia nessuno,
ma per me è la fine
dai dolori
che colano dolcezza
di sangue pigiato
in solitudine.
Oh, è geniale questa condizione, mentre capisco che ho perduto tutto, sento l’infinita felicità, dell’avere in mano
Il mio essere,
quello,
che non ha potuto donarmi
né lode, né corona.