Versione :
Uriginale

Lamento per il fuoco

I
Campane a martello
Don don don
campane suonano a martello
ardono ardono ardono
anche gli ultimi ulivi ingentiliti
su radici di olivastro
già diramati in titoli spagnoli.
Ormai
nevica cenere sui monti
e maschere di fuliggine
scambiano la smorfia del sorriso
con sorsi d'angoscia alla fontana.
Intanto
ai piedi del Santo Patrono
abbonda l'alla della lampada votiva.

Versione :
Uriginale

Ansia

In ansia di pietra sogno d'arco
oltre l'arco il portale della tomba...
oltre la tomba quale
disciolto ignoto quale impietrata ansia?

Versione :
Uriginale

La leggenda della rupe

Il vento vagabondo
racconta sul nuraghe al caprifico
dalle labbra di corallo che spargono
sorriso d'ironia
la leggenda della rupe invaghita
del sogno a tholos...
vertigine del seme
dove metterà radici
un altro oblio d'austera civiltà?

Versione :
Uriginale

Soltanto

Ahi antichi contrasti di colori
dove spigano in speranza solo fieni
ancora s'ammantigliano le donne di gramaglie
si traveste il nuraghe di licheni
ed è soltanto d'oro il silenzio
nel suo cuore di pietra da millenni.

Versione :
Uriginale

Silenzio

Giorno e notte
la grande sfinge della rupe
guarda con i suoi occhi di silenzio
il mio silenzio...
Contano ancora le parole?

Versione :
Uriginale

Lontananze

Profumano lontananze d'isola
i monti
hanno lieve sentore di mare
le scogliere
di sfarfallio di neve
qui dove profumano più fini
lontananze d'arcipelaghi
anche uomini.

Versione :
Uriginale

Calvario

Una croce di ferro
infissa sulla roccia dove inizia
e finisce asteroide di paese...
e ognuno sa del suo quotidiano calvario.

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Uriginale

Pietraia

Isola ancora regno di pietraia
dove sono di pietra anche parole
affilate alla lama del silenzio
scagliate per murare un cupo
nuraghe di rancore
e dove ancora in tanche invasate
dal gemito di lèmuripastori
trasudano pietra anche ricordi
di consunte epopee di transumanza.
E io
di stirpe antica destinato a vivere
dentro questo subbuglio di popolo
disperso in alveari di paesi
che hanno solitudini accorate
non sai se di galassia o di cardi fioriti
in mezzo alla sterpaglia

Versione :
Uriginale

Uomomenhir

Hanno viso di pietra gli uomini
e mani di pietra gli uomini
e viso di pietra gli uomini
qui dove il regno della pietra
in favola di dio e di animale
racconta l'odissea di uomini.
Così mi sono perdutamente
riscoperto per sempre
uomomenhir
chiuso dentro un antico reame di chiudente
odiandoamando
in nome della pietra.

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