L'insonne
Puesia
sono il nottambulo della medina
nutro i suoi gatti di grondaie nere oppure no
scendo con loro verso le sabbie mobili
dove ronfa e batte l’occhio rovinoso del diavolo
ho venduto i miei amici alla fiera in città
ora vengono giocati alla roulette da intrusi
tradisco tutto ciò che mi tocca
avanzo teso in cattive insonn
stanotte ho cerchiato la voce delle sabbie
e le ho guardato fin dentro le ossa verdi
l’ho appesa alla bestemmia nel mio fiato
e l’ho portata nella mia carne come si ama
sono l’unico guardiano delle vecchie fontane
l’arabo nato morto della prossima notte
ho risate da macellaio sotto le ascelle
cerco i miei amici i gatti tra i rottami.