Il sentiero

A Esther

In una stagione già superata
delle nostre esistenze
-tu l'avevi appena inaugurata-,
ti dissi che non c'erano vie.
Che per davanti avevi
la selva imperscrutabile...
Allora non potevi capirmi.
Incominciavi una partita a scacchi.
Io venivo dagli anni torbidi
che suscitarono in me
una visione rotta del mondo,
anche se vitalista malgrado tutto.
Non dubitare, volevo che tu avessi
una vita serena e piena.
Quanto di meglio può desiderare un padre.
Però, timoroso che un giorno
ti trovassi, ugualmente, avvolta
da buio e lupi e rovine,
mi affannai per prevenirti.
Non ci sono strade prestabilite
per quelli che cercano la verità.
Hai oltrepassato la soglia, l'invisibile
linea d'ombra personale.
Immagina, da adesso in poi,
di manovrare una nave
in mezzo al mare. Potrai,
nella tempesta, guidarti con i segnali
luminosi e con i simboli astrali.
Ma nessuno potrà portare per te
la tua rotta.
Eppure, non perdere la fede.
Ogni cosa esistente sotto le stelle
ha il suo destino giustificato.
Scioglierlo può occupare una vita.
Contempla, dunque, il mondo con parsimonia.
Tutto il bene che seminerai senza sperare in niente,
ti sarà restituito con soddisfazione suprema.
Non c'è altro sentiero
oltre a quello che fai superando gli ostacoli.