Una lettera dalla Palestina
Puesia
(Yadou Haheyya)
Gerusalemme città alla deriva
Avrei voluto
scriverti a volte
ma il momento non era mai quello giusto
perché tu potessi ascoltare.
Adesso immagino la mia lettera
ti troverà
seduto su quel muro di cemento
all’ombra degli alberi d’olivo
ascoltando l’approssimarsi del mezzogiorno.
Credimi, non sapevo che
linee di divisione,
semafori
e segni
potessero preannunciare
separazioni ed un tempo
privo dell’inalienabile diritto alla comunicazione.
Mi mancano
la camiciola bianca
ed il pigiama con la stoffa dello stesso disegno.
Una mattina mi hai detto:
“Dormirai sul mio dorso
ed io viaggerò per te.
Ché potremmo conquistare il mondo intero,
indossare la luce dell’Est
e nasconderci tra fumo
e sigarette
- non nel senso di un’auto-distruzione
ma per bisogno di comprendere.