Custodivo paesaggi
Puesia
Sfuggito alla febbre dell'infanzia correvo sulle mie acque
Custodivo paesaggi. venivano uccelli. Fiori purpurei...
Ma già esalano voci nel tardo respiro del mattino
Coralli aguzzi incidono la pelle del giorno.
Il cielo schiude le sue ali. Cadono passeri e foglie.
Venne l'acqua. Tracimava i suoi volti smemorati
stringendo al petto slavato due pallidi crisantemi,
Non voglio fiori, dicevi. Non volevi la pena
della bellezza che piega i suoi calici alla rugiada notturna,
Hai gettato su di me la polvere dei tuoi occhi
Mi hai cercato. Era amore?
La punta del tuo sguardo
ancora affonda nel cuore il coltello avvelenato.