lumie di sicilia - La rivista con un click

sentite, zia Marta, l'odore del nostro paese...

Scontri di 14.03.2022

Siamo al numero di marzo, il 160, di Lumie di Sicilia.

Annunziati dal sinistro cupo cingolìo di mostri corazzati (il “tintinnar di sciabole” di Sandro Pertini) che torna a sentirsi ai giorni nostri, s’intravedono all’orizzonte i fantasmi del passato fra i quali, sbigottita ma decisa, si aggira la nostra Siriana Giannone: vuole conoscerli da vicino per ingaggiarli nel documentario che sta girando da alcuni mesi; li va a trovare fin dentro le modeste abitazioni dalle sue parti, testimoni diretti o loro eredi, scava nella loro memoria e ne ritrae preziosi fotogrammi per il suo lavoro.

Da ultimo, a  Scicli,  ha … scovato Angela Mirabella ricavandone un amarcord di peni niviri e fami ranni, quasi inimmaginabile per chi non l’abbia vissuto di persona.

La foto della signora Angela, simbolo di tutte le donne che, in tante parti del mondo, vivono ancora peni nivuri e fami ranni, ignorate nell’orgia mercantile, una Befana al femminile,  che  generalmente accompagna la “Giornata internazionale della donna”, è sulla copertina; il suo racconto alle pagine 2/3.

Nelle successive pagine 4/5, Maria Nivea Zagarella alla giornata dona alcune sue caustiche poesie dialettali, protagoniste donne vittime di violenza nel mondo.

Nel sommario (1), fra queste ho voluto ricordare la nostra Barbara Asta, dilaniata coi suoi due gemellini, Giuseppe e Salvatore, nell’attentato mafioso di Pizzolungo del 2 aprile 1985.

Anche in questo numero non mancano le recensioni:

  • A pag. 6, Franca Canapini con: Il canto vuole essere luce. Leggendo Federico García Lorca, di Lorenzo Spurio che rivolge un atto d’amore e di riverenza ad un gigante della letteratura mondiale.
  • A pag. 10 Gaspare Agnello pubblica “Vincenzo Consolo  al Premio Racalmare”: un ritorno  nel mondo di Sciascia che il  premio istituì nel 1980 e che  alla sua morte,  Consolo sostituì nel ruolo di presidente.
  • Alle pagg. da 14 a 17 Marco Scalabrino si cimenta in un elaborato caloroso commento alla silloge di Bia Cusumano “Come la voce al canto “: …ci troviamo di fronte al trasalimento di un’anima, al fiotto di sangue sgorgato da un cuore, a una laica catartica confessione…”  

 Una nota “leggera”, Economia domestica, è offerta (7) da Giovanna Caccialupi la quale, con brio tutto catanese, illustra sentenziosi detti popolari di costume dei suoi anni verdi.

 Irina  Barancheeva è vedova del compianto amico di Lumie di Sicilia, Mario Tornello  (Palermo 1927 – Roma 2010 ), estroso artista siciliano trapiantato a Roma.  

Da Sìlarus (rivista letteraria fondata a Battipaglia nel 1962 da Italo Rocco) riprendiamo (pag.8/9) il suo racconto della realizzazione di un progetto non potuto portare a compimento dal marito:  un documentario su Cervara, un paesino laziale di montagna che durante una visita l’aveva  affascinato per lo stupendo panorama che offre e per l’atmosfera “antica” che vi si respira.

Questo il collegamento al documentario: https://www.mariotornello.info/it/documentari_cervara.html

 Giacomo Pilati, giornalista e scrittore, su Repubblica illustra (11) il recupero nei cantieri navali trapanesi di un vecchio scafo destinato alla demolizione. “Si rimette in mare un vecchio brigantino per provare a migliorare il futuro con una idea semplice: trasportare merci da una parte all'altra del mondo con la forza del vento”

Per associazione di immagini, la citazione del cantiere navale nell’area portuale della mia città mi suggerisce di richiamare  la suggestiva foto in bianco e nero della Marina, (pag. 1) autrice la signora Elisabetta Orbosuè, che qui ringraziamo.

A pag.12 le rime caserecce di  Ina Barbata sulla lavandaia e su un mandorlo sfiorito.

 Altra escursione condotta da Santo Forlì su per i monti dell’Isola la troviamo  alla  pag. 13.

Da Tp24 cronaca riportiamo le reazioni all’annuncio della vendita di una parte dell’Isola Lunga in quel di Marsala (17

L’inossidabile Adolfo  Valguarnera continua a …lucidare il suo cofanetto di ricordi e riflessioni alle pagg. 18/19

 Lo segue (20/23) il nostro amico oltreoceanico, Anthony Di Pietro, col suo ricco vivace repertorio di annotazioni, stilate nella tipica parlata del suo paese, su cose… dell’altro mondo che s’intrecciano con rimembranze isolane degli anni verdi.

 Chiude la rassegna un’appendice (8 pagine): l’Iliade tradotta in siciliano dal prof. Luigi Nastasi di Gela: oltre un anno e mezzo di lavoro!

Cominciamo col libro primo precisando che, per motivi d’impaginazione connessi alla lunghezza del testo, ferma restandone la completezza, l’articolazione dei versi non rispetta quella originaria: ce ne scusiamo con l’Autore e coi lettori.

 Finito il compendio i più cordiali saluti a Lettrici e Lettori e…buona lettura!

Mario Gallo

Per consultare un qualunque numero di Lumie di Sicilia si può copiare il seguente indirizzo sul browser internet

http://www.lumiedisicilia.eu/numeri/lumiedisiciliaQQQ.pdf

e sostituire a QQQ un numero tra 1 e 159. Per esempio

http://www.lumiedisicilia.eu/numeri/lumiedisicilia59.pdf per il numero 59.

SU:<http://www.trapaninostra.it/edicola.php>

la raccolta di lumie di sicilia con 159 numeri e 14 supplementi + i vespi siciliani (I e II parte)

Per aprire: nello spazio "Inserisci la tua ricerca" scrivere la parola lumie -> Invia Modulo