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Talianu

Pietraia

Isola ancora regno di pietraia
dove sono di pietra anche parole
affilate alla lama del silenzio
scagliate per murare un cupo
nuraghe di rancore
e dove ancora in tanche invasate
dal gemito di lèmuripastori
trasudano pietra anche ricordi
di consunte epopee di transumanza.
E io
di stirpe antica destinato a vivere
dentro questo subbuglio di popolo
disperso in alveari di paesi
che hanno solitudini accorate
non sai se di galassia o di cardi fioriti
in mezzo alla sterpaglia
sono un grido impietrito di poeta ostinato
dove
ormai fra gente nuova ancora
inconscia del mito di nazione
mi sento questo flebile
impercettibile
murmure d'estinto
in lampo di grafema
inciso con l'unghia del furore
sopra l'arco di pietra del portale
ansioso della tomba.